Visualizzazione post con etichetta DE CHIRICO. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta DE CHIRICO. Mostra tutti i post

lunedì 8 settembre 2014

De Chirico: la nullità dell'essere

 
Giorgio de Chirico - Le muse inquietanti - 1917 - Monaco, Pinakothek der  Moderne
Le muse inquietanti, che Giorgio de Chirico dipinse nel 1917, è una delle opere simbolo dell’arte italiana del XX secolo e dà un contributo assolutamente originale al panorama internazionale.
Autentico manifesto della Metafisica, insieme a Ettore e Andromaca, descrive con nitida chiarezza personaggi e una situazione impossibili, in cui gli elementi della realtà appaiono combinati insieme in maniera del tutto incongrua.
Sullo sfondo appare il Castello Estense di Ferrara, la città in cui nel 1918 ebbe vita il movimento della Metafisica.
“Città del silenzio” per antonomasia, Ferrara, una antica capitale svuotata dalla corte e ridotta a involucro della memoria, diventa per Giorgio de Chirico l’ambiente ideale per accogliere l’onirica e misteriosa presenza delle muse, con la loro natura ambigua di colonna, di statua o di manichino.
I colori sono caldi e profondi, ma duri e come solidificati negli oggetti, la luce è intensa e immobile, senza vibrazione né raggio.
Le scatole di fiammiferi e l'uovo accanto alle architetture determinano un ribaltamento di tutte le scale di misure e la loro presenza volutamente insignificante, svuota di significato le forme solenni delle architetture e delle figure.
Inutile cercare significati reconditi, se non, forse, l’allusione all’uomo-automa contemporaneo: per de Chirico la pittura è speculazione sulla nullità dell’essere e, come speculazione, non può avere nessuna funzione.